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Riflessioni
Dignità del praticante di Judo
Articolo 115

Dignità del praticante di Judo


21/12/2021


L

a corretta postura....

".. è enfatizzata nella pratica di Kata e Randori, e tutti i movimenti sono eseguiti con agilità e compostezza.
La pratica inizia sempre e finisce con un rei, e il dojò è un luogo dove le maniere sono raffinate.
Non si può però dire che tutti i praticanti di Judo si stiano impegnando per questa auto disciplina.
Se l’intento è quello di praticare il judo solo come esercizio atletico, senza comprendere il suo spirito, tale formazione verrà lasciata mancante negli aspetti importanti dell’autoaffinamento.
Tutti i praticanti di judo devono prestare attenzione alla formazione sia del corpo che della mente.
Spero che perfezionino i loro modi e etichetta in concomitanza con il miglioramento tecnico.
Nel sedersi nella posizione verticale formale sul dojò, se qualcuno prova solo disagio pensando che sia necessario sopportare semplicemente a causa del protocollo del dojò, quest’uomo tornerà a casa sciatto.
Sedersi adeguatamente sul dojò non è solo questione di protocollo, ma è la postura necessaria per raffinare i modi di essere umani.”
Jigoro Kano

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