Editoriali
Io Credo al Natale
Articolo 139

Io Credo al Natale


21/12/2021

Vi ricordate un vecchio film "Il Miracolo di Natale" ?



Il judo è nel cuore di tutti anche se tutti non lo sanno

I

o credo al Natale. Noi figli siamo stati educati così. Perché il Natale è il periodo delle opportunità; opportunità di essere più buoni, più bravi, più accoglienti, più sensibili. È questo il vero dono di Natale. Poi, questa atmosfera, porta altri doni.
Io ho avuto due doni che ritengo speciali. Uno che mi è arrivato molto prima di Natale: Laura Di Toma è stata nominata Direttore tecnico delle Nazionali Italiane di Judo. E questo se non è un regalo è sicuramente un miracolo. C’era un vecchio film intitolato “Miracolo a Natale” dove il protagonista è un cardiochirurgo in crisi e si mette a fare l’allenatore in una scuola e vince il torneo nazionale (dopo aver attraversato varie peripezie). Miracolo in Federazione e il film che vedremo da quest’anno in poi e so che sarà una bella avventura diretta dalla mia amica Laura Di Toma. Laura non ha bisogno di presentazioni anche perché le odia, odia star sotto i riflettori. Lei è una a cui piace lavorare, lavorare sodo perché sa che le parole se le porta via il vento. Laura è una di Osoppo, una friulana doc e sa che il buon lavoro ripaga sempre. Penso che Di Toma sia la migliore scelta per questo ruolo in questo momento particolare per il judo e per lo sport tutto. Ci credo. Le donne hanno una marcia in più e una professionista seria come Laura di marce ne ha più di una. Faccio gli auguri a lei perché possa lavorare in pace e serenità e auguri a questa Nazionale perché accolgano il Direttore Tecnico con gioia.
Un altro regalo di Natale l’ho avuto nella mia palestra, lo Sporting Club Fidene Judo. Abbiamo organizzato una giornata dimostrativa, grazie alla circoscrizione, del judo e della difesa personale donna, facendo salire i nostri atleti con i genitori. Mentre gli atleti prendevano normalmente l’allenamento, i genitori si sono divertiti molto. Sono genitori grandi, di quelli che hanno passato la giovinezza in strada giocando con i loro coetanei. In questi anni ci sono state tolte parecchie usanze che facevamo normalmente dal darsi la mano ad abbracciarsi. Molti di quelli vecchi come me usavano fare la lotta, per scherzare, con i propri compagni. È proprio quello che hanno fatto i genitori dei miei allievi e si sono divertiti moltissimo. È stata una gioia vedere questi genitori divertirsi come dei bambini. Mi sono ricordato come io e Dante Nardini scherzavamo e ci divertivamo facendo il judo. Ma il mio cuore è esploso dalla gioia nel vedere questi uomini diventare bambini. Il judo è nel cuore di tutti anche se tutti non lo sanno. A tutti manca il contatto con l’altro, noi siamo animali socievoli e ci si diverte a discutere, a parlare a toccarci. E, quei genitori, si sono fatti toccare il cuore dal judo tant’è vero che si sono prenotati per la prossima lezione.
Se questo non è un bel dono di Natale…

Auguri di Buon Natale a tutti i
judoka di buona volontà anche a chi non sa di esserlo.

P. Morelli

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