
Per capire come tutto è iniziato
06/08/2021
Ono Shoei, ha portato l’oro nella terra del Sol Levante.
Un Hiza Guruma per portare di nuovo il judo in patria.
igoro Kano ha speso una vita per far riconoscere il judo come sport Olimpico ma non ebbe mai la soddisfazione di aver visto il suo judo alle Olimpiadi.
Infatti, solo alle Olimpiadi del 1964 il judo entrò come disciplina ufficiale all’interno delle competizioni olimpiche. Il judo, nella sua prima esperienza fu rappresentata da quattro eventi. Le gare si svolsero dal 20 al 23 ottobre all’interno del Nippon Butokan Hall di Tokyo. Alle gare parteciparono 31 nazioni per 75 atleti.
Per l’Italia parteciparono Bruno Carmeni (68 Kg) e Nicola Tempesta (+ 80 Kg) allenati dal Maestro Ken Noritomo Otani con il Commissario Tecnico Maurizio Genolini. Il torneo di judo fu anche valido come quarto Campionato del Mondo.
La vittoria più eclatante fu quella del 23 ottobre, quando si scontrarono, nell’Open, in finale l’olandese Anton Geesink (alto 1,98 mt e pesava 121 Kg) e il giapponese Akio Kaminaga.
Vinse Anton Geesimk che. dopo aver portato Hiza Guruma, atterrò Kaminaga e lo immobilizzò.
Gli oltre 15.000 spettatori rimasero ammutoliti nel vedere il loro campione atterrato da un “Gaikoku hito” e proprio sul suolo del Sol Levante nell’era dell’Atarashi Nihon.
Ma quando i sostenitori di Anton Geesink volevano salire sul tatami per portarlo in trionfo lui li fermò con un gesto repentino e deciso della mano perché voleva salutare e rendere omaggio ad un grande campione nella maniera dovuta, con rispetto.
Quel gesto piacque ai giapponesi che assistettero a quell’incontro perché veniva rispettato un loro grande campione.
Ora che le Olimpiadi sono tornate a Tokyo, dove tutto è successo, i giapponesi avranno la possibilità di vedere cancellato quell’affronto da un loro campione.
Un Hiza Guruma per portare di nuovo il judo in patria.
Nelle Olimpiadi del ’64 uno straniero profanò il tempio del judo facendo, prima, Hiza Guruma e poi prendendo Osae Komi.
Nel 2021 il judo olimpico è ritornato in patria perché il suo campione più celebrato ha vinto la medaglia d’oro facendo un Hiza Guruma contro uno straniero che voleva usurpare il regno del judo e poi l’ha immobilizzato a terra.
Ritorniamo alla realtà, quell’Hiza Guruma proviene da quel 1964, è stato il frutto di anni ed anni di studio, di limature, di scoperte e di riscoperte nelle tradizioni. È stato il frutto corale di un paese che ha sempre visto il judo come una religione ed ha sfornato campioni su campioni solo per uno scopo: riportare il judo in patria.
Il Campione più acclamato, Ono Shoei, ha portato l’oro nella terra del Sol Levante.
Di Pino Morelli